A BRINDISI UN GRANDE MATCH FINALE DI BASKET PER I GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI 2012
Si è concluso a Brindisi, il 24 aprile, il torneo regionale maschile di basket per i Giochi Sportivi Studenteschi 2012, con un acceso match tra la squadra maschile della Giovanni XXIII e quella della scuola media “Marco Vaguvia” di Brindisi.
Per questa partita è stata applicata una regola diversa dal normale, ovvero per ogni fallo commesso, anziché concedere tiri liberi, si aggiungeva direttamente un punto alla squadra che lo subiva.
Nel primo quarto, per la squadra della nostra scuola, entrano in campo Sabino Valente, Andrea Marcone, Andrea Santoro, Giuseppe Rutigliano e Domenico Maldera.
Sin dal principio si avvertiva una forte tensione: i giocatori sentivano il peso della finale, e nella palestra del Liceo scientifico che ospitava le squadre, si era raccolto un pubblico acceso, composto da genitori degli atleti partecipanti di entrambe le squadre, e da qualche alunno del liceo scientifico.
La gara inizia con un certo equilibrio delle forze in campo, anche se i nostri mostrano sin da subito qualche azione rilevante grazie a Maldera, Valente e Santoro, portandosi in vantaggio. Ma gli avversari giocavano compatti, organizzando un buon gioco di squadra difficile da scardinare.
Dopo un paio di minuti di gioco c’è il primo nostro cambio: esce Marcone ed entra Conticchio. Il Brindisi intanto contrattaccava con convinzione, arrivando a sfiorare il pareggio, ma, grazie ai colpi messi a segno da Maldera, siamo riusciti a mantenere il vantaggio e distanziarli, chiudendo così il 1^quarto 19 a 14.
Appena dopo l’inizio del 2^quarto ci sono due cambi per noi:esce Rutigliano ed entra Claudio Gatta; esce Maldera ed entra Mariano Falco. Il Brindisi si carica di energie e comincia a segnare canestri ma senza riuscire ad arrivare al pareggio.
Dopo qualche minuto di gioco c’è un altro cambio: esce Conticchio e rientra Maldera A questo punto la situazione si capovolge: il Brindisi organizza una veemente reazione e grazie ad azioni collettive riesce a pareggiare e andare in vantaggio anche se solo di 2 punti (23 a 21). Il coach della Giovanni XXIII rinforza la difesa, sostituendo Valente con Andrea Avella.
Grazie ad una ripresa generale della squadra riusciamo a rimontare segnando 5 punti.
Claudio Gatta, riesce in alcuni tiri dalla distanza con una certa precisione, e mette a segno qualche punto.
La tensione sale ed il tifo si accende: si sta giocando una finale fra squadre con manifestano forza equivalente, le squadre si allungano da una parte all’altra del campo, e il risultato non è affatto scontato. Rutigliano, che nel frattempo è rientrato al posto di Avella riesce a segnare 4 punti che ci permettono così di conquistare un discreto vantaggio e tirare il fiato. Poco dopo finisce il 2^quarto 34 a 31 per noi.
Il 3^ quarto vede in campo la formazione iniziale, Valente, Marcone, Maldera, Santoro e Rutigliano: la tensione continua ad essere alta, e il piccolissimo vantaggio non è sufficiente a spegnere le speranze negli avversari.
Spiccano alcune buone azioni di Santoro e Rutigliano, ma dopo ogni canestro è necessario arretrare immediatamente per difendere l’area dal contrattacco avversario.
Il coach decide un cambio: esce Marcone ed entra Gatta.
Gatta continua a tirare da una certa distanza, migliorando la precisione ed ottenendo maggior successo. I cambi si susseguono: per noi esce Rutigliano e rientra Marcone; poi esce Santoro ed entra Conticchio.
Anche gli avversari riorganizzano velocemente il gioco, mettendo a segno una rimonta, fermata dal fischio di fine di questo quarto, che si conclude 55 a 54 per noi.
Ed eccoci all’ultimo quarto: la tensione è alle stelle ed il tifo si fa sempre più acceso, il nervosismo sale. Si gioca il tutto per tutto e nessuna delle due squadre è intenzionata a perdere, la posta in gioco è alta
In questo rush finale, giocano per noi Valente, Santoro, Rutigliano, Marcone e Gatta. Subito dopo il fischio in campo la situazione si fa spasmodica: il gioco cambia rapidamente direzione, le squadre sono allungate su tutto il campo. Rutigliano segna diversi punti sotto canestro. Il nervosismo sale e la squadra avversaria diventa scorretta, fallosa. Sulla parità, 56 a 56, viene chiesto da noi un timeout per riorganizzare la strategia di gioco.
Si riprende. Maldera tenta un tiro da tre punti: ci riesce e passiamo a 59!
Subito dopo Marcone segna da 2 e siamo a 61.
Ma il Brindisi non ci sta, reagisce prontamente e segna 4 punti. Ora siamo 60 a 61 per noi.
Nessuna delle due squadre mostra segni di resa, le azioni si susseguono e il tabellone si aggiorna continuamente: siamo 66 a 68 per noi.
C’è un timeout degli avversari, dopodiché segnano Maldera e Valente ed il n.8 avversario (68 a 72 per noi). Maldera gioca benissimo, segue il gioco con grande velocità ed energia.
Siamo agli ultimi 2 minuti: vengono commessi 2 falli nostri e 2 falli loro, aggiungendo così 2 punti ad ogni squadra;
ultimi 30 secondi ed il Brindisi segna arrivando a 72, e 74 per noi.
Ultimi 10 secondi: Rutigliano segna, portandoci a 76, l’ansia è alle stelle, le squadre corrono da una parte all’altra, il cuore batte all’impazzata, gli occhi corrono dai giocatori all’arbitro, poi ancora sui giocatori ….
Ed eccolo, finalmente, arriva liberatorio il fischio a dare pace ai nostri cuori impazziti e decretare il nostro grande, immenso, risultato: siamo i numeri 1 in Puglia! Siamo i campioni regionali!
E’ stata forse la partita più elettrizzante che abbia mai visto, con le due squadre in equilibrio, sempre a un soffio l’una dall’altra, strette in un esiguo vantaggio, che, tuttavia, abbiamo conservato fino alla fine. Difficile dire chi sia stato il migliore in campo: tutti hanno giocato benissimo, tutti hanno speso generosamente le loro energie per vincere, tutti hanno creduto in questa vittoria fino al fischio finale,
Onore agli avversari, che hanno mostrato sempre un buon gioco, talento e buone azioni tecniche, ma anche una grande personalità e un grande spirito sportivo.
E onore ai nostri compagni che hanno saputo conquistare un risultato importante, senza mai arrendersi, senza mai cedere, portando il nome della nostra scuola sul podio regionale più alto.
Michele Paganelli