NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE

Non per amore della polemica, ma per ripristinare quello che è stato l’ordine cronologico degli eventi, mi sento pacatamente in dovere di chiarire la nostra posizione.

Noi non abbiamo nessun secondo fine se non quello di garantire la pratica dello sport a chi sceglie di giocare con la nostra associazione.

Ricordo al delegato allo sport che TUTTE le associazioni sportive dilettantistiche sono per statuto senza fini di lucro, cosa che noi della Nuova Matteotti possiamo dire a gran voce, visto che abbiamo effettuato opere, a nostre spese, che resteranno nella nostra città (rifacimento della palestra esterna della Scuola Santarella) e siamo l’UNICA società ad aver abbassato il contributo annuale degli iscritti per lo svolgimento delle attività istituzionali in modo da incentivare la pratica dello sport. Prova della genuinità del nostro progetto sociale è l’incremento del numero degli iscritti tanto da raggiungere i 180 praticanti.

Premesso ciò ci spiace dire che la piena disponibilità da parte del Responsabile del settore tecnico delle giovanili dell’A.S. Basket, Francesco Raho, non l’abbiamo riscontrata l’8 settembre u.s. presso la sala riunione del Comune sito a via Largo di Viti, allorquando tutte le società si sono riunite per decidere sugli orari!

Anzi abbiamo potuto registrare la sua perentorietà nel richiedere “spazi” per disputare non si sa quali campionati.

Già dal giorno dopo la riunione, il nostro General Manager, Dott. Gatta, ha comunicato al Delegato allo Sport , l’indecenza degli orari proposti per il basket e di seguito riportati

NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE

Più volte è stato fatto presente che l’anno scorso la Nuova Matteotti godeva di 4 spazi (2 alle ore 18 e 2 alle ore 15 – totale 5 ore – 2 campionati giovanili FIP) e quest’anno, avendo con sé i ragazzi dell’Olimpia Under13, doveva de facto usufruire anche degli orari assegnati loro l’anno scorso, cioè 3 spazi (2 alle ore 19:30 e uno alle ore 15 – totale 4,5 ore) il cui totale è di ben 9,5 ore. Ne consegue quindi che non vi è stato alcun raddoppio orariocome erroneamente affermato dal delegato allo sport (ignorando volutamente quanto sopra) a fronte di un campionato in più che l’associazione si appresta a disputare.

Dato il disaccordo in essere, la nostra società, in data 19 settembre, come richiesto dal Comune, ha depositato i documenti comprovanti la nostra iscrizione ai campionati, numeri di tesserati……, in attesa di essere riconvocati per la revisione dell’assegnazione degli orari.

Riunione sollecitata più volte e sempre rinviata per motivi diversi.

Poi dal 29 settembre (riunione che non si è più tenuta per impossibilità del dirigente) vi è stato il silenzio dell’Amministrazione, se non il continuo ed incessante sollecito di riunioni da parte nostra, tanto da essere ascoltati dal Sindaco, senza la presenza del Delegato allo Sport, e culminato nell’istanza presentata da me personalmente al Difensore Civico per richiedere questo fatidico incontro.

Incontro avvenuto solo giovedi scorso 27 ottobrea ben 50 giorni dal primo incontro, in cui ancora una volta non si è discusso del problema evidenziato il giorno 9 settembre (revisione assegnazione orari) ma degli orari per disputare le gare dei campionati oramai imminenti, parzialmente risolti grazie al buonsenso del Sindaco, resosi conto che, negare ai ragazzi della sua città il DIRITTO a fare sport, era una ingiustizia troppo grande!!!

Ora, ripristinata la tempestica dei fatti, tutti comprovati da mail e richieste protocollate, mi chiedo:

u dato per acclarato che il regolamento comunale detta solo le linee guida, perchè non rendere evidenti i criteri con cui sono stati assegnati gli orari?

u perchè ignorare tutte le istanze da noi formulate:

ü  evitare allenamenti individuali al palazzetto che sottraggono orari ad altri gruppi di ragazzi

ü  verificare la rispondenza dei ragazzi tesserati rispetto ai reali praticanti (numerosi sono i ragazzi che seppur tesserati non praticano più il basket da anni)

ü  evitare l’assegnazione di ulteriori orari allorquando con lo stesso gruppo di atleti si svolgono sia campionati giovanili che senior

u perchè volutamente evitare di usare il “BUONSENSO” nell’assegnazione degli orari?

E infine perchè intorbidire le acque mischiando le ore di assegnazione al palazzetto con quelle di assegnazione alle palestre scolastiche? Oppure perchè chiedere una deroga al regolamento federale e non convocare una riunione tra tutte le associazioni al fine di ridistribuire equamente gli orari?

Vorrei far presente inoltre che, il delegato allo sport è stato tanto solerte nel segnalarci una falsità riguardo l’utilizzo del tensostatico da parte di nostri ragazzi minibasket, comunicata, a suo dire, dai custodi, e stranamente gli stessi custodi non gli riferiscono qual è la società che utilizza il palazzetto con 2-3 ragazzi. Veramente singolare!

Non posso immaginare che una persona che dal 2003 è Delegato allo Sport al Comune di Corato e da 20 anni si occupa di Sport non si rende conto che la richiesta di un’ora in più o in meno non cela altri secondi fini se non dare la possibilità a tutte le associazioni di far allenare/giocare i propri iscritti ai campionati di categoria, che la contribuzione dei propri iscritti (così come avviene per tutte le altre associazioni) ha la finalità di coprire parzialmente le spese necessarie per lo svolgimento delle attività istituzionali, compresi i corrispettivi da versare nelle Casse Comunali per l’utilizzo degli impianti sportivi, ivi comprese le palestre scolastiche.

Aggiungo che, anche nella riunione di assegnazione degli orari per le palestre scolastiche, soltanto l’intervento dell’Ass. Franco Caputo, che ringrazio personalmente per il ruolo di mediazione svolto (ruolo che ogni amministratore dovrebbe svolgere), ha evitato il ripetersi di una vicenda analoga. In tale occasione, pur avendo precedenza, come centro Minibasket tra i più anziani, abbiamo rinunciato a degli orari per favorire società concorrenti, dimostrando che la nostra filosofia sportiva è essenzialmente quella di permettere al maggior numero di ragazzi coratini di praticare basket.

È infine davvero significativo affermare che abbiamo richiesto qualcosa “a discapito di un’altra società” senza rendersi conto che la nostra battaglia è per “il rispetto delle regole” e la trasparenza di esse così da garantire tutti.

E’ necessario fissare le regole “prima che le partite si svolgano” e il buonsenso supplisce proprio alla mancanza di disposizioni più puntuali, precise e chiare.

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