Quali sono le tappe fondamentali della storia della nostra societa'?

Polisportiva Nuova Matteotti

La “ Matteotti” nasce come prodotto di quella fucina di idee e di progetti che fu il PSDI, a partire dai primi anni 70 del secolo scorso. Nel ’72 avevamo costituito la Pro Loco “Quadratum”, un’associazione di volontariato aperta, democratica e apartitica, primo Presidente il compianto Avv. Franco Disanto, con l’intento di sensibilizzare i cittadini alla promozione dello sviluppo sociale, culturale e turistico del territorio. Nel ’75, fondammo la Polisportiva “G. Matteotti”. Già prima di quella data, però, la denominazione “Matteotti” era stata assunta da squadre di calcio, formate di volta in volta per partecipare ai ricorrenti “Tornei della canicola”, la cui peculiarità, rispetto alle altre, era rappresentata dall’età dei giocatori, quasi tutti al di sotto dei quindici anni . Erano squadre guidate da un grande papà-allenatore, il rimpianto Michele Mascoli, che aveva impostato il rapporto tra sé e i ragazzi al principio della libertà e non dell’imposizione e che si poneva come obiettivo quello del bel gioco e della correttezza in campo, non già del risultato a tutti i costi. La coppa disciplina era il premio solitamente ambito e conquistato, oltre agli applausi di benevolenza e di simpatia del pubblico che occupava le gradinate del campo sportivo comunale. 

Nel ’75, dicevo, demmo vita ad una Associazione Polisportiva che avrebbe dovuto gestire varie discipline amatoriali, attraverso un’organizzazione imperniata sul volontariato, ma che partì solo con il ciclismo, riservando la partecipazione a ragazzi di età compresa tra i dieci e i quindici anni. Il primo Presidente fu Dino Tedone che per quello sport dimostrò di avere una particolare propensione. Ci fu vicino, con preziosi consigli, Giovanni Mangano, arbitro federale di ciclismo. Gli allenatori erano…i papà dei giovanissimi atleti e il risultato più prestigioso, quello di campione regionale “esordienti”, fu conseguito dalla Matteotti con l’andriese Raffaele Mucci. La storia più recente, quella che ha avuto avvio e termine con la encomiabile presidenza di Franco Caputo, ha visto la Matteotti partecipare a campionati di basket femminile con buoni risultati conseguiti grazie alla passione e alla competenza di validi allenatori come Vincenzo Mazzilli e Franco Capogna, e grazie, soprattutto, all’impegno e al talento di tante atlete, come le sorelle Tina e Marisa Ferrara, Isa Ventura, Mariapia Mastromauro, Silvana Rozzo, Nella Caldara e le tante altre delle quali ho un vago ricordo. 

D’altra parte le vicende di cui parlo mi passano davanti agli occhi come le incerte, sfocate immagini di un flashback. Vedo Paolo D’Imperio con i tanti volontari impegnati nel supporto organizzativo delle manifestazioni sportive; vedo il superattivo Franco Vitale preso, con noi, dalla realizzazione di due campi da bocce, per soddisfare la domanda di una squadra amatoriale di cittadini attratti da quella disciplina; vedo il rimpianto Ing. Antonio Di Maio e il suo ardito progetto architettonico e strutturale della palestra polivalente, quella che chiamiamo Palazzetto dello Sport, che avevamo fortemente voluto per colmare, sia pure in parte, le pesanti carenze di impianti nella città e che riuscimmo a veder finanziato dalla disciolta Cassa per il Mezzogiorno. Qualcuno, forse, dirà che questa è preistoria. Può darsi, ma la memoria del passato può aiutare a preparare un futuro migliore. Di quell’esperienza sopravvive l’idea di non considerare la Polisportiva come cinghia di trasmissione del Partito, ma come mezzo per la promozione dell’inclusione sociale; come contributo all’educazione, alla formazione e alla socializzazione dei giovani; come scuola di democrazia e di vita comunitaria; come occasione per integrare soggetti di classi sociali diverse e per introdurre la cultura dei doveri insieme con quella dei diritti. Ciò che, ancora, rimane come “filosofia” trasfusa nella “Nuova Matteotti” è la promozione dei valori educativi e formativi dello Sport.

La rinnovata Associazione, con la dirigenza della generosa Avv. Grazia Balducci, con l’attiva collaborazione di tecnici qualificati, oltre che con l’amorevole partecipazione dei genitori dei numerosi piccoli atleti, sta dimostrando come lo sport possa portare ad un rapporto armonico tra le diverse agenzie educative come la scuola, la famiglia, le istituzioni civili e religiose, la società civile.

-Il fondatore

Dott. Giacomo De Lillo

“uccidete pure me, ma l’idea che e’ in me non l’ucciderete mai”

-Giacomo Matteotti

MODELLO ORGANIZZATIVO E CODICE ETICO

Il nostro modello organizzativo è pensato per favorire la crescita dei giovani atleti, sia dal punto di vista tecnico che personale. Crediamo che lo sport sia un'opportunità per sviluppare valori importanti come il rispetto, la collaborazione e la perseveranza

Per consultare il modello organizzativo e codice etico completo, clicca sul link:

https://nuovamatteotticorato.it/wp-content/uploads/2024/08/modello-organizzativo-codice-etico-NMC-Finale.pdf

Organigramma societario

Grazia Balducci

Grazia Balducci

Presidente
Domenico Gatta

Domenico Gatta

General Manager

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Via Don Davide Albertario, 58 – 70033 Corato (BA)

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Telefono: 080/8723452

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